Molti piatti e ricette della nostra tradizione sono nate dalle intuizioni dei nostri antenati che non sprecavano nulla di quello che la terra offriva.
La ‘Nduja è nata così, dall’idea di alcuni contadini calabresi che hanno preparato la carne di maiale in modo diverso.
L’idea era quella di mettere la carne in un budello cieco, con peperoncino dei loro campi, alcune spezie e lasciare affumicare per qualche tempo.
Il risultato è un prodotto spalmabile e molto versatile, che grazie al gusto forte e deciso si abbina perfettamente a prodotti delicati, come per esempio la ricotta. Un connubio ideale proprio per la Pinsa.
La ‘Nduja è diventata un simbolo, portavoce della cultura culinaria calabrese in Italia e nel mondo. È un salame morbido, spalmabile e molto piccante.
È nata a Spilinga, in provincia di Vibo Valentia, ma oggi è prodotta in diversi comuni del Vibonese e della Calabria, con una lavorazione tramandata di generazione in generazione.
Ma attenzione, non è una salsiccia, anche se ci somiglia.
È fatta con carne di maiale, un po’ di grasso e molto peperoncino piccante e con una consistenza morbida che rimane costante anche dopo la stagionatura.
Proprio il peperoncino calabrese le dona quel colore rosso intenso e le sue proprietà antisettiche ed antiossidanti.
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